Spedizione gratuita a partire da € 80
categorie blog
ultimi post

seguici su facebook

ultimi video
iscriviti al nostro canale video

Che differenza c’è tra gusto e sapore?

La risposta a questo quesito può sembrare molto semplice, ma effettivamente non lo è.


Il modo in cui mangiamo e apprezziamo il cibo è un argomento complesso e affascinante. Mangiare è una delle più complicate azioni compiute da un essere umano, poiché coinvolge tutti i principali sensi percettivi contemporaneamente.


Oggi la scienza cerca di analizzare ogni aspetto dei processi riguardanti il cibo e le trasformazioni a cui è sottoposto. L’aumento della consapevolezza di quello che mangiamo trasforma la cucina in un ambiente ancora più interessante e divertente.


Quando mangiamo, tante sensazioni piacevoli provengono dal naso e non dalla bocca, a differenza di quanto si è portati a pensare. Bocca e naso percepiscono caratteristiche del cibo diverse e peculiari tra loro, la bocca rileva il gusto, mentre il naso coglie gli aromi. Ad esempio, il gusto dei cestini di bruschetta, con la loro simpatica forma tonda (ottenuta attraverso l'impiego di stampi per finger food), sarà quello acidulo e dolciastro del pomodoro, insieme a quello cremoso della mozzarella. Il sapore della bruschetta invece includerà il gusto insieme all'aroma fresco e delicato del basilico. Il sapore è quindi la combinazione tra gusto e aroma.

Gusti e sapori: qual è la differenza?


GUSTI E SAPORI

Spesso le parole “gusto” e “sapore” sono usate come sinonimi, ma in realtà hanno due significati ben distinti. Esistono infatti solo cinque gusti percepiti dalle nostre papille gustative: salato, dolce, acido, amaro e il meno conosciuto detto “umami”, che è un gusto saporito. I sapori, invece, sono migliaia.

 


Recenti ricerche scientifiche hanno dimostrato che i recettori non sono confinati in zone specifiche (come ci hanno insegnato i vecchi libri di scienze), ma colgono i gusti dappertutto all’interno della bocca e sono sparsi in maniera casuale. Il cibo, come tutta l’altra materia, è composto da molecole. Con il processo di masticazione, le molecole di aroma, volatili e leggerissime, lasciano i cibi e salgono verso la cavità nasale. Qui migliaia di recettori rilevano e analizzano gli odori e mandano le informazioni al cervello per elaborarle.


Si tratta di un sistema molto sensibile e si dice che una persona in media riesca a riconoscere circa 10.000 aromi distinti. La nostra sensibilità olfattiva fa sì che i profumi diventino buona parte del nostro apprezzamento per i sapori. Se ci tappiamo il naso, escludendo così il lavoro del nostro epitelio olfattivo, tutto quello che sentiremo saranno i cinque gusti, niente di più. Per questo motivo quando siamo raffreddati tutti i cibi ci sembrano insapore.


Capire cosa accade mentre gustiamo e annusiamo il cibo ci aiuta ad analizzare un piatto e a giudicare cosa possa ancora servire per renderlo delizioso, migliorando il modo in cui lo cuciniamo.

Gusti e sapori secondo Decorfood